
Sanremo 2025 - i nostri spot preferiti.
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E anche quest’anno il Festival di Sanremo è passato lasciandoci risate, momenti condivisi fra amici o in famiglia, polemiche, alta moda e, soprattutto, molta musica con cui distruggerci le orecchie fino all’estate.
Un’edizione con cambio di capitano i cui risultati erano un’incognita ma che si è rivelata, ogni sera sempre più, un successo intergenerazionale.
Oltre alla selezione di canzoni e dei loro artisti, coinvolgenti ma nel complesso mai sopra le righe, anche questa 75ª edizione del Festival di Sanremo ha offerto una vetrina unica per pubblicità creative e innovative confermando il legame sempre più imprescindibile tra la kermesse e gli investitori pubblicitari.
Si, noi guardiamo Sanremo anche, e forse soprattutto, per le pubblicità.
Potersi permettersi le cifre pubblicitarie degli slot sanremesi non è scontato e, dato l’investimento, gli spot devono essere curati al dettaglio, perfetti e coinvolgenti, freschi e mai banali. Anche questa edizione ci ha regalato alcuni esempi interessanti che avete sicuramente notato anche voi.
COSTA CROCIERE
Uno spot che punta sulla liveness, riprese in diretta dalla Costa Toscana e richiesta di una call to action istantanea: inquadrare il QR code per tentare la vincita di una crociera. Nessuno di noi ha vinto ma hanno sicuramente profilato centinaia di migliaia di utenti. Format interessante, nell’ultima messa in onda dello spot il narratore ricordava che “questi sono gli ultimi 30 secondi per vincere una crociera con Costa”.
MV LINE
MV Line ha trovato per questi spot una chiave ironica e fresca per parlare delle loro zanzariere che, in effetti, non sono l’oggetto più semplice da rendere interessante e appetibile per il nazional popolare sanremese. “MV Line sta bene su tutto, anche sullo spot sbagliato” e così scene apparentemente dedicate ad altri prodotti (barrette energetiche, detergenti, medicinali), si rivelano dopo poche battute commercial sulle zanzariere, con un cambio di tono che spiazza tanto il protagonista quanto il pubblico. La firma è di Maccio Capatonda e si sente.
VERALAB
Cristina Fognazzi/Estetista Cinica e il suo brand di successo VeraLab sono lo skincare partner della kermesse per il terzo anno consecutivo e non potevano non aggiudicarsi uno slot pubblicitario. Il sottofondo musical è Diva della Rappresentante di Lista, partiamo già molto bene e decisamente empowered. Lo spot vuole infatti celebrare le imperfezioni della pelle e l’accettazione del proprio corpo mostrando quattro persone immerse nel semplice quotidiano, senza filtri e senza sublimazioni per definire quanto sia sorprendente la normalità dell’essere se stessi. Lo spot infatti "sfida i codici della comunicazione beauty, fondendo autenticità e personalità in una narrazione che risuona con la vita reale", si legge nel comunicato. Non ci ha parlato dei prodotti VeraLab, non ci ha fatto venire voglia di acquistare la Luce Liquida o lo Spumone ma in realtà avremmo già dovuto farlo dato che li consigliano tutti.
Ma gli spot più carichi sono sempre quelli dei competitor della tv tradizionale, che sanno perfettamente che durante Sanremo trovano un appetitosissimo pubblico da convincere.
NETFLIX
Netflix punta sulla promozione della serie MERCOLEDÌ in uno spot completamente muto – e questo ti fa alzare lo sguardo dal cellulare – con un copy divertente e provocatorio: “Netflix mi ha chiesto di stare qui” “e a te chi ha chiesto di fare il critico musicale?” “esatto nessuno” giocando sul fenomeno dei "tuttologi da social" che ha visto trasformare le masse in virologi, geopolitici, manager sportivi fino alla settimana sanremese che trasforma tutti in critici musicali. È stato bello vedere questo spot? Si. Ci ha fatto venire voglia di guardare Mercoledì? Non proprio.
PRIME VIDEO
Sulle note di “Nessuno mi può giudicare” lo spot del colosso streaming di Amazon punta sull’aria sanremese scegliendo uno dei pezzi più iconici, conosciuti e motivanti della musica italiana. Il claim è semplice “Trovi tutto qui” e tutto sommato funziona nel connotare Prime Video come un mega-scatolone di contenuti ma la vera leva è la canzone. Bravissima quindi a Caterina Caselli che dal 1966 continua a conquistare cuori con questo brano (tra l’altro è la sua casa discografica Sugar ad avere firmato l’outsider rivelazione di questa edizione Lucio Corsi!).
DISNEY+
"Le più grandi storie vivono qui" è il claim della campagna in cinque atti pensata per la settimana sanremese. Uno storytelling che si articola in uno spot diverso per ogni serata del Festival per promuovere i contenuti della piattaforma streaming.
Il primo spot, ad esempio, inizia con il copy “C’era una volta” per poi passare in rassegna alcuni luoghi iconici delle serie targate Disney come la Sicilia dell’Ottocento, il Seattle Grace Hospital, la foresta di Pandora o Motor City.
Il secondo parte invece dal claim “Le più grandi avventure vivono qui” per poi mostrare brevi clip del Re Leone “destinato a governare il regno”, di Titanic “destinati ad amarsi per sempre”, di Only Murders in the Building “destinati a risolvere un omicidio” e molti altri.
Efficaci? Si. I nostri amici ossessionati da Grey’s Anatomy stanno morendo dalla curiosità di sapere cosa è successo a Meredith Grey nello spezzone di tre secondi presente nello spot.